giovedì, ottobre 18, 2007

Sicko di Michael Moore

Dopo aver evidenziato i disastri provocati a Detroit dalle ristrutturazioni aziendali dell’industria automobilistica in Roger & me, dopo aver ironizzato sulla cultura della violenza che pervade gli U.S.A. in Bowling a Columbine, dopo aver denunciato le magagne dell’amministrazione Bush pre- e post-11 settembre in Fahrenheit 911, il documentarista satirico e militante Michael Moore ha rivolto la sua attenzione, con Sicko, alle ingiustizie del sistema sanitario statunitense.
Tutto nasce da un invito ai cittadini americani, che il regista pubblica su internet, ad inviare le proprie esperienze negative riguardanti le compagnie di assicurazione sanitaria. La valanga di e-mail ricevute è solo l’inizio di un’inchiesta ... (continua su Ovileprigione.it)

16 Comments:

At 3:37 PM, Anonymous Anonimo said...

-I SISTEMI SANITARI (SICKO) :
Si continua a parlare della situazione sanitaria in America, una situazione impressionante, una situazione che porta chiunque a riflettere e a pensare un po’ alla sanità in generale e soprattutto alla sanità del nostro Paese.
La sanità? Dovrebbe essere un servizio per chiunque, un diritto per qualsiasi persona senza differenze, disuguaglianze, senza far dipendere la salute ,e di conseguenza la vita, dai soldi che hai nel conto corrente .
In America chi non ha un assicurazione e non può permettersi di pagare il servizio sanitario si cura da solo.
Allora si sente parlare di persone che si sistemano da soli dei punti in qualche ferita troppo profonda, oppure altre persone che perdono le dita perché non possono permettersi di fare la ricostruzione.
In alcuni casi molte persone sono costrette a vendere la propria casa per potersi curare.
Altri pur avendo un assicurazione e pur essendo anziani si cercano delle occupazioni perché non riescono a comprare tutte le medicine necessarie per sé e per la sua famiglia.
Oltre ad essere molto difficoltoso poter mantenere un assicurazione , non è facile neanche ottenerla.
Quando un cittadino richiedere di poter avere un assicurazione, l assicurazione prima di concederla controlla se la persona è idonea o meno per l’assicurazione, cioè non deve aver avuto particolari malattie o infezioni.
In Canada il servizio sanitario è gratuito per tutto ma non è molto efficace.
In Inghilterra negli ospedali pubblici non si paga nulla anzi l’ospedale rimborsa pure le spese di trasporto.
In Francia è presente un principio di solidarietà: chi ha più possibilità aiuta i più bisognosi.
Si cura indistintamente dai soldi, si cura chi ha necessità.
E credo che ogni sistema sanitario dovrebbe partire da questo principio.
In Italia più o meno questo principio è esistente anche se comunque i servizi migliori sono quelli “a pagamento” ma comunque si presta servizio sanitario a chiunque, qui almeno non ci si pone il problema di chi paga.
In Italia si paga un ticket per le visite e per gli esami, chi non supera una certa quota di reddito è esonerato da questo pagamento, si paga un ticket per alcune medicine.
Negli ospedali pubblici gli interventi sono gratuiti per la maggior parte.
Nel sistema sanitario italiano ci sono varie problematiche che si dovrebbero risolvere ma comunque , tutto sommato, chiunque viene curato senza discriminazioni o differenze.
La sanità dovrebbe essere un servizio costante a disposizione di qualsiasi cittadino e non un optional per pochi.

 
At 5:52 PM, Anonymous Anonimo said...

Michael Moore regista del film Sicko, attraversa un viaggio all’nterno della sanità del suo paese. Ambientato tra America e Canada, Inghilterra e Francia e Cuba.
Racconta diverse storie di cittadini americani:
Una ragazza di 20 anni a cui è stata negata assistenza sanitaria per un tumore, la motivazione era che a quell’età non poteva avere quel tipo di patologia, è andata in Canada dichiarando di vivere con un canadese e si è fatta operare.
Un uomo lavorando si era staccato l’ultima falange del dito medio e dell’anulare. Il costo per riattaccare il dito medio era di 60 mila dollari e quello dell’anulare di 12 mila dollari. L’uomo ha scelto di farsi riattaccare l’anulare, l’unico che si poteva permettere. Ha fatto il paragone con il Canada, un uomo si era staccato tutte le dita e gli erano state riattaccate tutte senza che dovesse pagare niente.
Una coppia di anziani costretta a vendere la casa per pagare i debiti contratti per le spese mediche che l’assicurazione non copre, e son stati costretti ad andare a vivere dai figli. Poi intervista volontari dell’11 settembre e visto che non erano assunti dallo Stato, hanno la salute rovinata e lo Stato non gli riconosce nessun diritto visto che erano volontari. Insieme a loro si reca alla base militare in cui sono detenuti i terroristi dell’11 settembre e nota che vengono fornite loro le cure migliori, ma ovviamente non vengono accolti. Per poterli curare li porta a Cuba che offre cure mediche gratuite a tutti. Lì scoprono che un farmaco che in America costa 120 dollari a Cuba costa solo 5 centesimi. A cuba vengono accolti e ricevono le cure migliori.
Moore mostra la situazione di vari sistemi sanitari in Europa facendo il paragone con quello Americano.
In Francia per esempio oltre a essere forniti di un’assistenza sanitaria pubblica è prevista anche un’assistenza per le neomamme nei primi mesi dopo il parto e che possono sfruttare anche per i lavori domestici.
In Inghilterra oltre a fornire stipendi alti, segue le direttive di un paese che fa del benessere alla popolazione una risorsa. Infatti a un medico veniva aumentato lo stipendio ogni qualvolta i suoi pazienti smettevano di fumare.
L’america viene vista come il paese superiore di tutti. Ma come dicono gli intervistati in Francia da Moore in America la gente ha paura del governo mentre in Francia è il governo ad avere paura della gente.

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Penso sia assurdo che il Paese più potente in campo economico del mondo abbia questi problemi nel campo sanitario, visto che ha una grande ricerca scientifica, ma non permette ai cittadini nemmeno di curarsi. Mentre in altri paesi come Francia, Inghilterra, e perfino Cuba che non possiede grandissime risorse economiche offre cure gratuite a tutti. Penso che sia una fortuna vivere in Italia, perché anche se l’America in tante cose è superiore all’Italia , la salute è la cosa più importante di tutte. E sapere che se ti ammali, se ti succede qualcosa non ti devi indebitare per curarti o non devi avere l’incubo che la tua assicurazione non copre determinate cure e medicine è una grandissima fortuna.

 
At 5:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Questo docu -film mostra la situazioni dei cittadini americani per quanto riguarda la sanità. I casi che più mi hanno colpito sono stati quello di una bambina che muore di febbre perché non ha un assicurazione e non viene accettata negli ospedali e quello delle persone che hanno prestato soccorso alle vittime dell’attentato, che ora hanno delle malattie e non vengono curate se non hanno i soldi per pagare le costosissime cure e le medicine. Penso che la situazione della sanità americana sia vergognosa, soprattutto se si considerano i confronti fatti con gli altri Paesi. In Canada non si paga nulla, in Inghilterra vengono rimborsati anche i soldi del viaggio spesi per arrivare in ospedale, in Francia le mamme che hanno bambini piccoli vengono aiutate da una persona che va in casa loro e anche qui le cure sono gratuite, e perfino a Cuba che è un Paese povero, si riesce a garantire la sanità gratuita a tutti i cittadini, inoltre in America che è il paese più ricco del mondo, una medicina che a Cuba costa pochi centesimi, costa centinaia di dollari. Per quanto riguarda il sistema sanitario italiano, anche quest’ultimo ha dei problemi (tempi troppo lunghi per prenotare una visita, errori medici, ecc…),ma penso che il nostro sistema sia migliore di quello americano in quanto non si hanno grosse spese per medicine e visite quanto quelle che si hanno in America e vengono curate tutte le persone che hanno bisogno. Le assicurazioni, i medici, e tutto il sistema sanitario americano cerca di guadagnare sempre di più fregandosene della salute delle persone che muoiono o che comunque stanno male perché non possono permettersi le cure. Addirittura per risparmiare i soldi di alcune operazioni nelle assicurazioni ci sono delle persone che cercano degli errori nelle domande che vengono presentate per avere quell’assicurazione, per non accettare il pagamento di certe visite. Le persone che hanno cercato di cambiare questo sistema (come ad esempio Hilary Clinton) sono state pagate dalle assicurazioni mediche per non cambiare questo sistema. Anche Bush viene pagato, penso quindi che tutto venga fatto solo per soldi in quanto, se una persona fosse realmente interessata ai cittadini non si sarebbe lasciata corrompere.

 
At 5:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Michael Moore analizza con occhio critico il sistema di assistenza sanitaria degli Stati Uniti d'America, introdotto nel 1971 da Richard Nixon. Sebbene questo sistema fosse partito con la nobile intenzione di garantire le migliori cure sanitarie del mondo oggi è di fatto in mano alle grandi compagnie assicurative e farmaceutiche. Tutto questo potere gli permette di fatto di attuare delle scelte, talvolta senza il minimo senso di umanità, volte a negare cure mediche spesso vitali agli assistiti o di fare tutto il possibile per evitarne il finanziamento. Queste scelte garantiscono alle compagnie enormi profitti, spesso utilizzati per finanziare membri del Congresso e il presidente Bush (in una scena appaiono diversi membri del congresso seduti in fila sopra le cui teste appaiono targhette con l'importo del finanziamento ricevuto dalle case farmaceutiche) per avere una legislazione favorevole che gli ha fatto guadagnare nel 2003 il totale controllo del mercato sanitario americano. Nel corso del film verranno testimoniate alcune esperienze da parte di persone coinvolte a vario titolo in questo sistema. Cominceranno a parlare persone prive di assicurazione medica, costrette ad evitare le cure mediche a causa dell'importo particolarmente esoso che l'assicurazione gli avrebbe coperto. Parleranno anche persone malate di cancro e assicurate con le migliori compagnie le quali, attraverso le scuse più assurde e disparate fino a negare completamente la patologia, si vedono negare il pagamento delle cure: a causa di queste scelte, delle quattro donne intervistate due sono decedute, un'altra sta attraversando una fase terminale mentre l'ultima ha potuto diagnosticare la propria malattia durante una vacanza in Giappone ed ha fatto causa alla compagnia assicurativa. Queste drammatiche situazioni verranno confermate dalle testimonianze di persone addette ai lavori all'interno delle assicurazioni, istruite affinché cerchino dapprima di scovare una tra le innumerevoli patologie pregresse pur di non promuovere la polizza, poi di trovare una scusa possibile pur di non dover pagare le cure necessarie talvolta alla sopravvivenza dell'assicurato, infine di recuperare il denaro cercando un'eventuale pecca, anche minima, nelle procedure. Per confrontare i sistemi esteri, il regista si recherà dapprima in Inghilterra, poi in Francia. Mentre negli Stati Uniti cercherà di trovare in un ospedale e nel personale medico tratti di analogia con il sistema sanitario americano, avrà modo, parlando anche con alcuni suoi connazionali, che il sistema sociale transalpino, da una classifica apparsa nel film, è il migliore al mondo davanti all'Italia e ben 36 posizioni più in alto degli Stati Uniti, garantisce fino al servizio di lavanderia alle madri che hanno appena avuto un figlio, mentre negli Stati Uniti si registra il tasso di mortalità infantile più alto del mondo occidentale.

 
At 5:54 PM, Anonymous Anonimo said...

La caratteristica principale della sanità americana è quella si essere un “non sistema”, nel senso che non corrisponde a nessuno dei modelli sperimentati nell’ultimo secolo nei paesi industrializzati.
Il sistema sanitario americano è basato sul settore privato, sia sul versante finanziario tramite le assicurazioni sia su quello dell’offerta e della produzione dei servizi.
I programmi assistenziali pubblici sono il medicare e il medicaid, il primo è il programma nazionale di assistenza agli anziani(65anni), il secondo è un programma gestito dai singoli Stati.
Ogni anziano ottiene automaticamente l’assicurazione sanitaria offerta dal governo federale chiamata MEDICARE, cioè un assicurazione per le persone che hanno più di 65 anni e che hanno lavorato negli Stati Uniti per almeno 10 anni .Esso offre 80% di copertura medica.
Il MEDICAID è un'altra assicurazione medica che la possono ottenere le persone con un reddito molto basso, esso offre il 20 % di copertura medica. Il medicare lascia dei vuoti molto grandi e quindi l’unica opzione per gli anziani e lasciare il medicare ed iscriversi ad altre assicurazioni private che danno agli anziani una maggior copertura medica rispetto alle assicurazioni pubbliche.
L’America risulta uno dei paesi più ricco al mondo.
"In America è vietato ammalarsi!"
Infatti, non tutti possiedono l’assicurazione, perché è molto costosa e non è facile ottenerla .Infatti chi non la possiede è costretto a curarsi da solo(come per esempio come abbiamo visto nel film, un signore si stava mettendo dei punti).E’ proprio scioccante.
L’America è il Paese più industrializzato del mondo, dove i cittadini muoiono perché non hanno un’assistenza nazionale universale!.
Tutto il mondo invidia i medici americani , le apparecchiature all’avanguardia, i farmaci futuristici. E’veramente brutto sapere che in America ci sono cinquanta milioni di persone che non hanno la possibilità di curarsi perché non si possono permettere una assicurazione sanitaria. Credo che questo sia un atto criminale. Non garantire la salute a tutti i cittadini è una cosa veramente vergognosa.
Tutti i sistemi sanitari hanno dei problemi. Ad esempio, nel nostro paese ci sono ospedali che non funzionano, ma al confronto dei problemi che ci sono in America sono problemi facilmente superabili. Nessun italiano, per curarsi di tumore, si deve vendere la casa per sostenere la terapia. In America, accade spesso.
Gli americani vivono di meno degli italiani
Gli Stati Uniti d’America, è la prima superpotenza, con le tecnologie migliori del mondo, però non riescono a curare con dignità e quindi muoiono prima.
In Francia ad esempio, è molto più avanzata da questo punto di vista, dato che ha addirittura un programma sociale per cui le famiglie in difficoltà con bambini piccoli vengono assistite da una ‘nanny’ tuttofare che all’occorrenza si occupa persino del bucato. Il sistema sanitario francese è molto efficiente, la consultazione con un dottore generale e molte medicine, sono totalmente rimborsate dalla Mutua Sociale dietro presentazione del modello E111 o E128 da richiedere nel proprio paese di origine. E' necessario richiedere il "tiers payant” in farmacia, che permette di ricevere gratuitamente i medicinali indicati nella prescrizione. Al contrario, le visite specialistiche sono rimborsabili solo parzialmente. Per avere una copertura del 100%, i"muttuelles" (un tipo di assicurazione) per gli studenti propongono diverse formule a vari prezzi per visite dentistiche, ginecologiche ....ecc.
In Canada, il sistema sanitario è pubblico. Esso mira a offrire lo stesso servizio a tutti ed è amministrato dall’Atto della Sanità Canadese. Mentre il governo federale fornisce il supporto finanziario per il sistema sanitario, la distribuzione dei servizi di assistenza sanitaria è gestita dal governo.
In Inghilterra negli ospedali pubblici non si paga nulla ma bensì è l’ospedale che rimborsa i pazienti anche per il trasporto.
In Italia comunque abbiamo un sistema sanitario efficiente!Ovviamente come sappiamo tutti è logico che le visite a pagamento sono migliori di quelle gratuite. Qui da noi quando si va al pronto soccorso o quando si fanno degli esami paghiamo un ticket in base al reddito, ma comunque se un paziente ha un reddito basso sei esonerato dal pagamento.
Secondo me la sanità dovrebbe essere un servizio garantito a tutti senza differenza di chi possiede soldi , di età, di sesso ecc.

 
At 5:55 PM, Anonymous Anonimo said...

Il documentario cita fatti realmente accaduti. Purtroppo risulta essere poco significativo i quanto totalmente parziale. Il lavoratore dipendente americano è molto piú tutelato di quanto non si lasci intuire da questo filmato. Sembra incredibile ma perfino il sistema sanitario italiano, messo a confronto con l’assistenza privata statunitense fa la sua figura. Per quanto mi riguarda è difficile trovare degli europei che vogliono emigrare negli Usa, dove il sistema appare tanto avido quanto spietato. Anche chi ha stipulato una polizza, incredibilmente, rischia di non potersi curare e di non essere risarcito. Le compagnie di assicurazione assoldano personale per invalidare le domande di risarcimento, veri e propri imbroglioni. Dopo avendo visto il filmato aggiungo, inoltre, che l’America sia u paese con contrasti e tanti problemi che debbano essere risolti al piú presto. Migliaia di milioni di dollari vengono spesi per la costruzione di armamenti e messili. Tutti lottiamo per arrivare alla fine del mese e non è giusto che tutti noi dobbiamo anche preoccuparci delle nostre cure della sanità, che dovrebbe essere gratuita per tutti.

 
At 5:55 PM, Anonymous Anonimo said...

Il nuovo documentario di Michael Moore prende di mira il sistema sanitario americano, che, come risaputo, é in grado di garantire adeguate cure solo sotto copertura assicurativa ed in certi casi neanche questa sembra essere sufficiente, in quanto le compagnie cercano in ogni modo di evitare di pagare quello che gli spetterebbe. In questo caso in particolare viene messo in luce un sistema di ingiustizie impressionante, che mette a nudo come negli Stati Uniti le ragioni del dollaro, nel caso particolare delle potentissime lobbies farmaceutiche e agenzie assicurative, vengano molto prima dei ricorsi di salute del cittadino che viene lasciato morire dalle assicurazioni mediche, poiché il loro scopo e quello di massimizzare i profitti. Moore, è uno dei pochi registi americani che hanno il coraggio di raccontare senza paura e senza falso la realtà vera degli Stati Uniti, realtà che a noi europei viene spesso dipinta come perfetta ma che nasconde assurdità, eccessi e sacche di povertà immense. Malgrado tutte le sue imperfezioni il nostro tanto insultato sistema sanitario nazionale - che è al secondo posto al mondo (dopo la Francia) rappresenta il paradiso a confronto dell'inferno delle assicurazioni americane. A mio parere la sanità americana è a dir poco scandalosa, uno stato che si definisce "fortezza" della libertà, del progresso e della civiltà, invece di tutelare i propri cittadini pensa solo a far soldi, tutto li è un business compresa la salute dell'uomo. Se penso che le compagnie negano le cure a molti pazienti per questioni finanziarie non mi sembra vero anche perché in molti paesi come Canada, Cuba , Francia e Gran Bretagna i pazienti non pagano per usufruire di un letto in un ospedale pubblico oppure il costo elevato delle medicine rispetto a Cuba. IO spero che per gli americani questa situazione possa solo che migliorare e che in Italia non venga utilizzato lo stesso metodo americano.

 
At 6:23 PM, Anonymous Anonimo said...

Il sistema sanitario nazionale Americano?
Roba da comunisti


Michael Moore arriva molto più leggero su questo tema forse di gran lunga più importante - in termini di impatto numerico sulla popolazione statunitense - rispetto a quelli precedenti, ottenendo un ritmo perfetto e un umorismo decisamente più calibrati. Negli Stati Uniti oggi milioni di persone, fra cui anche bambini non hanno un’assistenza sanitaria. Infatti la sanità non dovrebbe produrre profitti o almeno è quello che fa intendere Michael Moore, nel suo nuovo film, dove lui cerca di far conoscere non solo la situazione di chi in America non ha un'assicurazione che copre le spese sanitarie, ma anche quella di chi un'assicurazione ce l'ha.
I 123 minuti di Sicko mostrano una densità che lascia intuire moltissime ore di girato, decine di strade abbandonate e di digressioni scartate al montaggio. In tal modo, Moore conferisce alla forma-documentario la curva drammatica di una commedia, dove la qualità primaria sta nel ritmo e nella sua varietà, nel saper modulare dall’ironia al burlesco, dal sarcasmo alla cupezza.
E’ così che veniamo a conoscenza del fatto che anche chi ha un'assicurazione sanitaria non sempre riesce ad avere l'assistenza per cui paga. Anzi molte volte questa gli viene negata con le scuse più incredibili, come la ragazza di vent'anni a cui è stata negata assistenza per un tumore con la motivazione che a quell'età non poteva avere quel tipo di patologia, lei non si è persa d'animo ed è andata in Canada, ha dichiarato di vivere con un canadese e si è fatta operare.
Poi c'è l'incredibile caso dell'uomo che aveva avuto un incidente in cui si era staccato l'ultima falange del dito anulare e del medio e, qua siamo alla fantascienza, gli viene proposto un costo di 60.000 dollari per riattaccare il medio e 12.000 per l'anulare. Infatti quest’uomo ha scelto di farsi riattaccare il dito anulare poiché non poteva spendere un tanto di denaro così elevato.
Veniamo a sapere anche che i volontari dell'undici settembre non hanno una copertura sanitaria riconosciuta perché, appunto volontari e non assunti dallo stato, e che molti di loro hanno la salute rovinata dalle esalazioni e nessuna possibilità di cure. Nella prima ora, l’ardore cronista insegue fatti, documenti, invettive, opinioni, mantenendosi fuori dallo schermo e limitandosi alla voce narrante; nella seconda, l’autore si fa attore e scende fisicamente in campo tra Canada, Francia e Cuba, verificando le tesi raccolte in un’antitesi tanto puntigliosa quanto esilarante.
Moore ci mostra la situazione degli altri sistemi sanitari in Europa, alcune volte facendo notare i vantaggi, ma sempre mostrando la verità sui luoghi dove l'assistenza è fornita dallo stato, senza che questo significhi un regime comunista, anzi in Francia è la destra che governa, ma è prevista persino un'assistenza domiciliare alle neo mamme nei primi mesi dopo il parto. Lui accusa di corruzione e collusione il suo governo, cerca anche di informare i cittadini americani delle possibili alternative percorribili. In questo film scopriamo che un farmaco che in America costa 120 dollari, a Cuba costa solo 5 centesimi, e qua il tono da documentario cede il posto all'umanità di persone che semplicemente aiutano altre persone, senza connotazioni politiche di nessun tipo.
Come giustamente dichiarano alcuni americani in Francia, intervistati da Moore, il punto è che in America la gente ha paura del governo, mentre in Francia è il governo ad avere paura della gente. E la Francia è sicuramente un paese assai lontano dallo spauracchio del comunismo che il governo americano usa contro ogni tentativo di cambiamento. In oltre il sistema capitalista tanto difeso da Bush e soci è ormai altamente degenerato in un regime di monopolio delle multinazionali. Inoltre nel sistema sanitario inglese, scopriamo che essi in Inghilterra non solo hanno stipendi alti, ma seguono le direttive di un paese che ritiene il benessere della popolazione una risorsa irrinunciabile.

 
At 10:47 PM, Anonymous Anonimo said...

Con il nuovo film-documentario Michael Moore prende come bersaglio il sistema sanitario americano che in alcuni casi lascia morire i pazienti privi di un’assicurazione sanitaria che possa tutelarli; o applica un insoddisfacente ciclo terapeutico, soprattutto se rapportato alla qualità a cui siamo abituati con il nostro sistema sanitario nazionale. Ma tutto ciò non è che l’inizio,in quanto,in poco tempo,l’attenzione cade su tutte quelle persone che hanno una copertura assicurativa ma scoprono che le società assicurative escogitano qualsiasi strategia,anche al limite del lecito ,per evitare di pagare le cure;e in particolare cercano di evitare di assicurare patologie o soggetti a rischio,se possibile. Il primo esempio che ci offre il film è un operaio che durante il lavoro si taglia le falangi di due dita,ed è costretto a scegliere,visto che la sua assicurazione non rimborsa quel tipo di intervento,quale delle due falangi riattaccare:non aveva i soldi per pagarle entrambe,in quanto per una doveva pagare 12000 dollari,mentre per l’altra molto di più (intorno ai 60 mila dollari).Un altro esempio è quello di una coppia di anziani costretta a vendere la casa per pagare i debiti sorti per le spese mediche che l’assicurazione non copre, e son stati costretti ad andare a vivere dai figli.In Italia una simile situazione non si potrebbe mai verificare,e io auspico mai si verifichi,perché la nostra sanità prevede che l’assistenza medica o chirurgica non venga negata;tanto meno in casi del genere; e questo è solo uno dei tanti vantaggi del nostro “bistrattato” sistema sanitario pubblico. Per i nostri sanitari e per i nostri legislatori al vertice c’e il paziente,negli Stati Uniti forse il portafoglio. Un aneddoto recita che negli USA,al pronto soccorso,ti chiedono prima quante carte di credito hai;e successivamente,su quelle basi si attua il trattamento. Moore con il suo film manda avanti un vero e proprio atto d’accusa nei confronti del sistema sanitario americano,accentuato dalla totale assenza di qualsiasi rappresentante delle società di assicurazione che possa controbattere alle accuse. Altro fatto che colpisce è la rappresentazione idilliaca dell’assistenza sanitaria in Francia,Canada,Inghilterra e Cuba. Per Moore tutti gli strumenti sono utili pur di raggiungere il suo scopo,rischiando in tal modo di ridicolizzare la sua pur giusta causa. Quando fa scorrere,inizialmente,sullo schermo con la grafica di Star Wars l’elenco delle malattie escluse da copertura assicurativa si resta un perplessi. Quando poi ci mostra i volontari che l’11 settembre 2001 si precipitarono a Ground Zero per aiutare nei soccorsi riportando a seguito di ciò,malattie croniche che nessuno si preoccupa di aiutarli a curarsi,ci fa rifletter su come sia possibile tutto questo. Nel suo film-documentario non manca anche una sorta di denuncia verso il governo Bush,in quanto si è venuto a sapere che lo stato americano garantisce un’assistenza sanitaria ai membri arrestati di Al Quaeda;e rifiutandosi di darla agli eroi dell’11 settembre 2001;proprio per questo il regista decide di portare questi volontari malati nella base americana di Guantanamo,per cercare di fargli avere le cure. Ovviamente non riesce nell’impresa e fa curare questi volontari dai medici di Cuba nelle cui farmacie un medicinale che negli Stati Uniti costa 120 dollari,può essere acquistato per 50 centesimi. Il regista,come gia detto in precedenza,in questo documentario fa un’analisi impietosa sull’assistenza sanitaria degli Stati Uniti,dominata senza scrupolo dagli interessi delle case farmaceutiche e delle compagnie di assicurazione,ai quali tutto interessa tranne il paziente. Tutto questo potere gli permette,di fatto,di attuare delle scelte,talvolta senza il minimo senso di unamita,volte a negare cure mediche spesso vitali agli assistiti o di fare tutto il possibile per evitarne il finanziamento. Queste scelte garantiscono alle compagnie enormi profitti,spesso utilizzati per finanziare membri del congresso e il presidente(in una scena del film infatti appaiono diversi membri del congresso sopra le cui teste appare l’importo del finanziamento ricevuto dalle case farmaceutiche) per avere una legislazione favorevole che gli ha fatto guadagnare il totale controllo del mercato sanitario americano. A fronte della denuncia del sistema americano,vengono elogiati in qualche modo i vari sistemi sanitari europei. In Francia per esempio gli capiterà,parlando con alcuni suoi connazionali,di venir a sapere,che il sistema sanitario francese è il migliore al mondo davanti all’Italia e 36 posizioni più in alto degli Stati Uniti.
La visione del film e l’aver approfondito alcune problematiche di cui ero gia a conoscenza in quanto a casa mia in più di una circostanza siano state affrontate queste problematiche,penso che la nostra cultura,la nostra umanità,il nostro senso sociale e quindi il nostro considerare la persona che soffre,bisognosa di tutto il nostro aiuto,a prescindere dalla sua classe sociale,dalla sua età,o tanto meno dalla sua capacità economica. Per tutti questi aspetti e forse anche altri,ritengo che abbiamo ben poco da farci insegnare circa la cultura sanitaria americana. Forse potranno insegnarci una nuova tecnica chirurgica,e questo non dispiace;ma non sicuramente l’approccio e la cura del paziente.
Se mi è concesso vorrei citare un esempio che conosco molto bene,perché mi è stato raccontato in casa:
Circa 20 fa un mio zio affrontò un viaggio della speranza a Huston per un trapianto di rene:tanto per cominciare dovette spedire anticipatamente 60 milioni delle vecchie lire per le spese ospedaliere,e solo successivamente ricevette il via libera per la partenza. Lo operarono. Solo che li la compatibilità dell’organo è sufficiente al 30%;tanto poi li caricavano di farmaci che in breve tempo gli avrebbero creato gravissimi scompensi;puntualmente avvenuti. Pochi mesi dopo anche in Sardegna incominciarono i trapianti di rene,ma qui siccome la qualità di vita del paziente è sopra di tutto,e non il suo portafoglio,la compatibilità richiesta era di almeno il 60%.

 
At 12:52 PM, Anonymous Anonimo said...

Michael Moore in questo docu-film analizza la possibilità da parte di un normale cittadino americano, inglese o francese di ricevere delle cure mediche.
Il sistema sanitario americano è totalmente in mano alle compagnie di assicurazioni e alle case farmaceutiche; questo impedisce a molte persone di ricevere delle cure spesso anche di importanza vitale a causa del loro costo elevatissimo, nel docu-film abbiamo visto persone che si cuciono da sole delle ferite perché non possono permettersi di andare all’ospedale oppure persone malate di cancro a cui vengono negate le cure. Il prezzo così eccessivo dei medicinali è causato dal fatto che non c’è alcuna contrattazione tra case farmaceutiche e governo anzi, le case farmaceutiche finanziano abbondantemente i politici in modo tale da avere il totale controllo del mercato sanitario americano.
Si presume che per ricevere delle cure in America basterebbe avere un’assicurazione,ma i costi sono elevatissimi e non tutti possono permettersela, ma non è così semplice neanche riceverla avendo i soldi, bisogna corrispondere a dei criteri medici ben precisi, per esempio non devono esserci malattie pregresse (la lista di queste malattie è lunghissima), perché in questo caso l’assicurazione non può essere accettata.
A Cuba invece abbiamo un sistema sanitario differente da quello americano, infatti un farmaco costa molto meno che nel resto dell’America, qui vengono curati tutti gratuitamente senza bisogno di denaro o assicurazione.
Il docu-film fa riferimento anche al sistema sanitario inglese e francese cercando di trovare dei punti analoghi con il sistema sanitario americano, ma ne trova ben pochi.
Molte statunitensi si vedono costrette a sposare dei canadesi per essere coperte da un’assicurazione medica.
In conclusione possiamo dire che gli Stati Uniti hanno un sistema sanitario peggiore rispetto a quello dell’Italia, della Francia, dell’Inghilterra, di Cuba e perfino del Canada; in questi paesi vige un sistema sanitario pubblico dove è possibile curarsi gratuitamente, senza distinzioni, non importa se sei povero o no, se hai o non hai un’assicurazione perché in questi paesi curano tutti.

 
At 12:53 PM, Anonymous Anonimo said...

E un paradosso come un Paese ricco come l'America abbia un sistema sanitario pessimo che messo a confronto del sistema canadese,francese, brittannico e anche italiano
diventa addiritura orrendo.

In America circa 50 milioni di cittadini non ha l' assicurazione sanitaria e prega di non ammalarsi perchè una gran parte di questi non potrebbe curarsi a spese proprie.

Si vivono situazioni di terrore e angoscia per tutte quelle persone la cui sanità è appesa a un filo.Io credo che il problema di fondo di questo sistema cosi mal organizzato sia l'interesse delle compagnie assicurative che speculano sui rifiuti ai pazienti.
Alcune interviste a ex medici delle compagnie assicurative ci hanno permesso di conoscere la realtà di questo sistema: ciascun medico della compagnia ha un cosidetto "piano di rifiuti",ossia il medico deve far in modo di negare il maggior numero di cure possibili in modo che cosi la compagnia assicurativa risparmi, e il medico che farà il maggior numero di rifiuti riceverà un premio.
E nel caso in cui la compagnia assicurativa non riesca a fermarli nella fase di approvazione (non riuscendo a negare loro le cure) fa intervenire il loro sicario che deve tentare in qualsiasi modo di recuperare una parte dei soldi.Come??Trovando qualche errore nella domanda del paziente o una malattia preesistente negli ultimi 5 anni, che sia stata nascosta, e che farebbe annullare la polizza assicurativa.
Dicono che il sistema sanitario non abbandona i suoi pazienti.Ma in realtà non è cosi!!Le compagnie assicurative non sono ingiuste e imparziali:per loro non è importante il paziente e la sua tutela ma bensì il profitto.
Queste compagnie assicurative, nate il 18/02/1971 dal piano di Edgar Kaiser con lo scopo di migliorare il sistema sanitario non ha funzionato.

In Canada il sistema sanitario è esttamente l'opposto: l'assistenza è prevvista per tutti!Il sistema sanitario copre tutte le spese:i pazienti non pagano per l'assistenza sanitaria.
Nell'ospedale pubblico oltre a non pagare nulla per le cure ( perchè è tutto coperto dal SSN) è prevvista una cassa che rimborsa il viaggio ai pazienti.
Negli ospedali pubblici non esiste nessun reparto (neanche quelli che in America costerebbero fior di dollari) prevvedono delle cure a carico dei pazienti.
Per i farmaci il ticket è fisso a prescindere dalla quantità, e per i cittadini sopra i 60 anni e sotto i 16 anni c'è l'esenzione.

Molto al sistema canadese è quello brittannico.Anche in Inghilterra Le spese sono coperte dal SSN: le cure sono prevviste per tutti, eccetto qualche eccezione (anche se per quest'ultime si paga in qualità di contribuente).
Per rendere l'idea pensiamo al medico di famiglia:in Inghilterra può prendersi cura del paziente senza dover chiedere il permesso alla compagnia assicurativa (una cos che per l'America è un sogno).

In Francia, per quello che ho potuto visionare nel film di Moore, credo ci sia il SSN migliore.
Il SSN nazionale prevvede tutte le cure e per tutti i cittadini senza alcuna spesa.
Durante il ricovero ospedaliero sono prevviste le cure 24 ore su 24(incluse le cure preventive).
Inoltre in Francia è prevvisto il cosidetto "S.O.S Medècins":si tratta di visite a domicilio dietro segnalazione, tutto interamente gratuito.
Inoltre i giorni di malattia prevvisti per un lavoratore sono illimitati, a prescindere che sia un lavoratore full-time o part-time.

Perchè il sistema sanitario francese funziona meglio di quello americano?Perchè in Francia è il Governo ad aver paura delle proteste dei cittadini, mentre in America sono i cittadini ad aver paura del Governo.

In America molte persone sono tropoo malate anche per permettersi un lavoro ma senza un lavoro non ci si può permetter un assicurazione sanitaria.Quindi diventa una sorta di circolo vizioso.Allora tutte quelle persone che hanno bisogno di cure,tutte quelle persone che sono estremamente povere per poter permettersi le cure su chi possono far affidamento?Beh nel concreto su nessuno.In America il sistema sanitario è un lusso per pochi e una meta quasi irraggiungibile per molti.
Io credo che sarà improbabile che il sistema sanitario americano possa cambiare:è un alto profitto per le compagnie assicurative perchè possano rinunciarvi.
A mio parere però è inutile far crescere la ricchezza dell'America se poi gli americani non possono godersi il loro Paese, perchè troppo preoccupati per l'inefficienza del loro sistema sanitario che ogni anno uccide circa 18 milioni di americani.

 
At 2:38 PM, Anonymous Anonimo said...

Dalla visione di questo film-documentario, ho capito che anche una grossa potenza mondiale come quella degli gli Stati Uniti, presenta dei difetti molto gravi a mio parere e, purtroppo, quello più grave in assoluto è quello che riguarda la sanità.
Infatti un sistema sanitario privatizzato, non è di certo un sistema che possa soddisfare le esigenze, almeno per quanto riguarda la cura dello stato di salute di una persona, di tutti i cittadini americani, perché solamente i ceti più ricchi possono permettersi di essere coperti da un’assicurazione sanitaria, mentre il resto della popolazione, quando ha bisogno di assistenza sanitaria, è costretto a sborsare talvolta anche migliaia di dollari. Questo non lo trovo affatto giusto, perché la salute di una persona, non ha prezzo, e se certe persone affette da malattie molto gravi le quali però sono molto povere, non è corretto che muoiano solo perché per colpe a loro non imputabili, non possono arricchire le assicurazioni sanitarie private. Perché a mio parere negli Stati Uniti l’obiettivo fondamentale da perseguire è quello di arricchirsi e basta, fregandosene totalmente di quelle che sono le esigenze di molti strati della popolazione.
Trovo che questo sistema molto liberale, dove tutto viene privatizzato, non vada affatto bene, perché la vita è di tutti e tutti hanno il diritto di viverla in salute, a prescindere da quanto denaro si percepisca.
Di questo film mi hanno colpito molte scene: ad esempio quella di un uomo che lavorando, si è mozzato il dito medio e anulare. Quest’uomo non era coperto da una assicurazione e non ha avuto la possibilità di farsi riattaccare tutte e due le dita, ma ahimè, è stato costretto a scegliere tra una delle due( ha scelto l’anulare), perché in totale l’intervento sarebbe venuta a costare più di 50.000 $, cifra che l’uomo non aveva la possibilità economica di sborsare. Questa l’ho trovata veramente una scena da rabbrividire. Lo trovo assolutamente incredibile sia costretta a fare una scelta simile per colpa di questo sistema sanitario. Ma la scena che più mi ha fatto rabbrividire è stata quella di una donna che, ferita gravemente, è stata portata in barella in ospedale e sbattuta immediatamente fuori perché non aveva i soldi per pagare il conto!!
Persino a Cuba, che di certo non è uno stato ricco come gli USA, l’assistenza sanitaria è migliore perché finanziata dallo stato. Qui, infatti, non c’è bisogno si copertura assicurativa e tutti possono curarsi senza problemi, come anche in Canada e in Francia. Concludendo, io sono del parere che, almeno per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, gli USA, dovrebbero smettere di privatizzare ogni cosa ed essere un po’ più solidali nei confronti dei propri cittadini.

 
At 5:23 PM, Anonymous Anonimo said...

Dopo aver visionato in classe il film-documentario-denuncia di M. Moore, il quale tratta del delicatissimo discorso della sanità negli Stati Uniti bisogna procedere con il trattare i temi raccontati nel film.
Iniziamo con una delle parti iniziali e di grande impatto morale:
un uomo impiegato nel settore della falegnameria, in seguito ad un incidente sul lavoro, perse due dita della mano, le quali gli furono tranciate da una sega circolare. Una volta all’ospedale quest’ uomo venne messo davanti ad una difficile scelta, infatti il costo per riattaccare le dita era elevatissimo e, sopratutto, il costo da un dito all’altro variava in modo molto importante. Riattaccare il dito medio costava circa 60.000 dollari, a fronte dei 12.000 del dito anulare. Per una persona senza un’assicurazione sanitaria la scelta fu molto semplice, il dito meno costoso sarà l’unico ad essere riattaccato!
Dopo aver intervistato diverse persone afflitte da diverse malattie, anche molto importanti, il regista decide di viaggiare in altri continenti per verificare di persona come funzionasse il sistema sanitario delle diverse nazioni.
La prima nazione sottoposta ad una simile indagine fu il Canada, uno stato così vicino agli stati Uniti eppure così profondamente diverso da stupire il regista.
Qui infatti trovò un’assistenza gratuita per tutti coloro che ne hanno bisogno!
Non convinto e, ancora incredulo sull’esistenza di un simile sistema sanitario decide di viaggiare ancora per arrivare fino alla Gran Bretagna.
Una volta a Londra si diresse nel primo ospedale e iniziò ad intervistare sia pazienti che medici. La risposta che tutti gli diedero (anche sorridendo poiché per loro era una risposta così scontata..) era che la sanità era completamente gratis e, parlando con un medico operante all’interno dell’ospedale scoprì che aveva un tenore di vita che difficilmente i medici Americani si possono permettere, infatti era in possesso di una bella macchina, una casa da 1.000.000 di dollari e uno stipendio di tutto rispetto! Allora deciso ad indagare ancora più affondo si spostò in Francia, dove tuttavia la musica non cambiò, infatti anche qui tutte le assistenze sanitarie erano gratuite e le persone da lui intervistate avevano una bellissima casa, e una vita tutt’altro che disagiata (questo particolare è da ricordare perché in America intervistò una famiglia che per colpa della sanità fu ridotta sul lastrico, al punto da perdere tutti i beni posseduti ed essere costretti a vivere nello sgabuzzino della casa della figlia).
Sempre più esterrefatto dalle verità che gli venivano agli occhi tornò in America e dopo alcune indagini scoprì che, i detenuti della prigione di Guantanamo, nella quale vengono esiliati i peggiori esponenti del terrorismo e del crimine, le cure mediche erano completamente gratuite, per qualsiasi malattia da loro riscontrata. Come se non bastasse l’ospedale interno della prigione era veramente all’avanguardia, con all’interno della struttura ospedaliera c’era ogni tipo di macchinario anche costosissimo.
A questo punto il regista decide di affittare alcune imbarcazioni e portare le persone malate che intervistò durante il suo documentario a Guantanamo per richiedere delle cure mediche gratuite. Tuttavia una volta arrivati davanti ai cancelli dovettero andarsene per non rischiare di essere sparati. A questo punto, essendo ormai a Cuba, decise di andare a visionare le strutture ospedaliere del posto, scoprendo con suo grandissimo scalpore che le cure mediche gratuite che l’America nega ai sui cittadini, qui, in uno stato definito “nemico”, il cui dittatore è paragonato al diavolo in persona, le cure mediche e ogni tipo di trattamento veniva fornito gratuitamente. Un fatto in particolare che, penso abbia colpito tutti, è che per una medicina che negli Stati Uniti costa circa 120 dollari, a Cuba costa circa 5 centesimi di dollaro…
Ora però dopo aver parlato del film-documentario sotto l’ottica del regista voglio fare delle considerazioni personali:
infatti mi è sembrato abbastanza ovvio che il signor Moore non vede sotto buon occhio tutti i politici Americani, sebbene abbia fornito delle prove più che concrete per far dubitare della loro morale ed avendo dimostrato quanta corruzione viene celata dietro le più alte cariche del governo.
Tuttavia c’è da prendere in considerazione, per fare un esempio, che il dottore intervistato a Londra di sicuro non è il modello di medico medio, infatti sono più che certo che come in Inghilterra anche in tutte le altre parti del mondo ci sono delle persone operanti nello stesso campo che vivono anche meglio di lui. Ma allo stesso modo ci sono dei medici di pari formazione e bravura che hanno una vita normalissima e che di sicuro non si possono permettere una casa da 1.000.000 di dollari. Quindi come in ogni stato, i medici inglesi non vivono certamente con lo stesso tenore di vita, sebbene il regista volesse far credere questo! E il discorso viene riaffermato anche in Francia, dove facendo visita nella casa di un altro medico voleva stupire le persone facendo vedere in che modo e in che magnifiche abitazioni questi vivessero! E questa a parer mio è un’assurdità perché il discorso vale anche in questa parte del mondo come in America, ci sono persone ricche e persone povere, medici ricchi e medici poveri. E poi quando ha intervistato i cittadini Francesi chiedendogli come lo stato potesse permettersi di fornire ai cittadini una assistenza sanitaria completamente gratuita, questi hanno risposto che comunque c’erano delle tasse da pagare, le quali però non erano tanto onerose… ma quello che mi viene spontaneo chiedermi è: perché non va a chiedere quanto questa tassazione possa essere incisiva sul reddito, non ad un medico che vive come abbiamo potuto vedere, ma una delle milioni di persone che in Francia hanno gravissimi problemi finanziari, oppure a persone che come quelle intervistate in America potevano contare su un reddito piuttosto basso.
Dunque l’unica pecca di questo film-denuncia, a parer mio, è l’iniquità delle fonti, poiché per mettere sullo stesso piano due sistemi così diversi tra loro sarebbe stato necessario intervistare delle persone appartenenti allo stesso ceto e non fare confronti con un falegname e un medico affermato, il quale è evidentemente squilibrato.

 
At 11:34 AM, Anonymous Anonimo said...

Come abbiamo potuto notare precedentemente in report,anche Michael Moore ha voluto darci una visione “distorta” di quello che è in America il Sistema Sanitario Nazionale. Non è di certo uno dei migliori al mondo nonostante la ricchezza del paese e quindi la possibilità di avere più tutele all’interno di esso. Basti pensare che in Paesi come Cuba, dove regna il comunismo, il Sistema sanitario Nazionale è molto più efficiente, più tutelato nonostante quest’ultimo abbia un margine di ricchezza decisamente inferiore.
Credo ci sia una bella differenza dal “sentir parlare “di Sanità e poter vedere delle testimonianze concrete da parte di persone Americane, che hanno sperimentato sulla loro pelle cosa significa non potersi permettere le cure idonee di cui realmente necessitano, tanto da arrivare a cucirsi una ferita da soli con ago e filo. Neanche si stesse cucendo un pantalone scucito!!! Certe immagini dicono tutto:dimostrano in pochi secondi quanto può essere disperata tale situazione, da non potersi permettere un’assicurazione e provvedere a utilizzarla in caso di infortunio. In Italia per il momento non ho ancora assistito a casì del genere, né sentito o visto testimonianze simili, ma spero, nonostante ci siano anche nel nostro paese degli svantaggi, o meglio degli imbrogli all’interno di esso, che non si ricorra a certi metodi drastici e ci si possa permettere delle cure vere e proprie e non quelle…. fai da te.

 
At 2:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Il regista Michael Moore nel suo film sicko ci mostra, documenta e denuncia il funzionamento del sistema sanitario americano. Nel film vengono raccontate tante storie che lasciano la maggior parte delle persone che guardano questo film del tutto sconcertate e si potrebbe dire “scandalizzate”, come la storia dell’uomo che essendosi tagliato le dita sul lavoro, si trova a decidere, in base al prezzo, quale delle due dita farsi riattaccare, non potendo permettersi di farsi riattaccare entrambe le dita. Tuttavia non apprezzo il modo con cui Michael Moore ha documentato il sistema sanitario americano: credo che avrebbe dovuto svolgere il suo lavoro più seriamente, non limitandosi solamente a mostrare e raccontare i “disastri” della sanità americana; documentando i sistemi sanitari solamente tenendo conto del lato negativo che essi hanno credo che nessun paese si sarebbe salvato dallo scandalo: sarebbe come girare un film sul sistema sanitario italiano mostrando solamente le sue lacune, come le interminabili liste d’attesa e gli errori dei medici negli ospedali che portano alla morte tante persone ogni anno. Credo che la sanità americana abbia molte lacune, ma che abbia anche altrettanti aspetti positivi, così come quella italiana. Il regista del film non si è posto come primo obiettivo quello di mostrare a tutto il mondo la realtà del sistema sanitario americano, ma piuttosto ha puntato sul lasciare lo spettatore indignato, per esempio raccontando la storia dei volontari che il giorno dell’attentato alle torri gemelli di New York si sono offerti di prestare il loro aiuto e che, avendo riportato delle malattie gravissime, non vengono aiutati dallo Stato americano: molti italiani che hanno visto il film diranno “per fortuna da noi questo non accade…”: questo non accade perché qui non ci sono mai state le torri gemelle e tanto meno non sono state abbattute; anche qui in Italia lo Stato, per vari motivi, non avrebbe aiutato questi volontari e di certo si sarebbe creato lo scandalo.
Concludo quindi dicendo che a mio parere questo film non è stato girato tanto per “documentare” ma per far impietosire lo spettatore, e che non ci dovremo scandalizzare nel vedere un film del genere perché tutti i sistemi sanitari, come quello americano, hanno delle lacune e degli aspetti positivi.

 
At 3:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Consideravo gli stati uniti come una grande nazione dove l’unico vero problema è stato quello della guerra. Credevo che fosse un paese ricco di opportunità per tutti quanti e che durante gli anni incontrasse pochissime problematiche.
Nel momento in cui ho saputo che gli Usa stanno al 37° posto nella classifica mondiale per quanto riguarda la qualità dell'assistenza medica e dopo che ho anche visto il docu – film “Sicko” di Michael Moore, c’era quasi da mettersi le mani in testa e strapparsi i capelli!
Gli americani vivono la situazione dell’assistenza medica in condizioni pessime e assurde. Situazioni incredibili dove persone con famiglie a carico rischiano di morire e in altri casi muoiono perché lo Stato non gli concede cure e interventi, anzi non è lo Stato che si occupa della situazione medica, ma i privati.
Si sostiene che l’inizio delle ingiustizie della sanità sia iniziato, quando Nixon consegnò la sanità degli Usa ai privati, però c’è da dire anche che Hilary Clinton voleva offrire una copertura medica a tutti i quanti, tuttavia gli altri politici a quanto pare non erano d’accordo in quanto non volevano che la popolazione fosse tutta sullo stesso piano, i ricchi si dovevano sempre differenziare dai poveri, bensì anche le compagnie assicurative e i grandi ospedali privati (dato che con una copertura medica per tutta la popolazione, queste imprese non sarebbero più riuscite a ricavarne un profitto) ci hanno messo del loro, infatti, sono riusciti a corrompere i politici americani e di conseguenza Hilary Clinton non riuscì ad offrire la sanità a tutta la popolazione e in fine fu addirittura corrotta.
In questo documentario ho visto che il solo scopo del sistema sanitario non è quello di curare al meglio il maggior numero di malati, ma di sborsare il meno possibile per massimizzare i profitti e quindi le persone come ho già detto non ricevevano le cure, ma venivano addirittura buttati fuori dagli ospedali.
Tutto il contrario succede in Canada, Francia, Inghilterra e addirittura a Cuba dove il servizio sanitario nazionale è molto efficiente in quanto rispetta i caratteri solidaristici e universalistici, in quanto garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito, lavoro e assicura un accesso ai servizi nel rispetto dei principi della dignità della persona, dei bisogni di salute appropriatezza delle cure e economicità.
In questi stati che ho elencato non s’intravede neanche l’ombra delle ingiustizie presenti in America.
Anche l’Italia non si trova davanti ai problemi americani, però c’è da dire che qui in Italia per poter ricevere presto delle visite mediche non ci si può fidare degli ospedali pubblici convenzionati, bisogna sempre far ricorso ai privati. Con i privati non convenzionati è vero che si pagano delle grosse cifre, però almeno si ricevono subito i controlli di cui si ha bisogno, invece se si cerca di prendere un appuntamento negli ospedali pubblici e convenzionati questo gli viene dato, nei peggiori, anche l’anno dopo.

 

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